Il Progetto LIFE+ FAGUS: sperimentazione di approcci selvicolturali per coniugare uso e conservazione della biodiversità nelle faggete appenniniche

摘要: La gestione tradizionale delle faggete appenniniche ha storicamente portato a condizioni di semplificazione strutturale e compositiva dei popolamenti forestali (Ciancio et al., 2006; Coppini e Hermanin, 2007) con ripercussioni negative sulla biodiversità di questi habitat. Specie quali tasso (Taxus baccata L.) ed agrifoglio (Ilex aquifolium L.) sono state sistematicamente sfavorite per il loro scarso valore commerciale anche in relazione alla loro limitata capacità di competizione con il faggio; mentre l’abete bianco (Abies alba Mill.) ha visto la sua presenza sull’Appennino ridursi gradualmente in concomitanza con la sua ampia utilizzazione, soprattutto nel secolo scorso, che ne ha sfavorito la rinnovazione a favore di quella del faggio (Iovino e Menguzzato, 1993; Nocentini, 2009). Inoltre, l’eliminazione di piante di grandi dimensioni, senescenti o cavitate ha condizionato negativamente le possibilità di conservazione di alcuni organismi legati al legno morto oa specifici micro-habitat, riducendo la biodiversità di taxa quali piante vascolari, licheni epifiti, uccelli, funghi e coleotteri saproxilici. In quest’ottica, i Parchi Nazionali rappresentano contesti operativi ideali per la sperimentazione di interventi selvicolturali mirati da una parte ad accelerare i processi di diversificazione strutturale e compositiva di questi habitat e, dall’altra, ad assicurare un uso sostenibile dei sistemi forestali.Per questo motivo, il progetto in corso LIFE+(11/Nat/It/135) FAGUS “Le foreste degli Appennini: buone pratiche per coniugarne l’uso e la sostenibilità”(http://www. fagus-life-project. eu/it/), ha realizzato negli habitat forestali prioritari 9210*(Faggeti degli Appennini con Taxus e/o …