作者: N Ferrari , M Chiari , M Zanoni
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摘要: L'ampliamento dell'attività antropica esita, come detto, in una continuità tra animali selvatici, domestici e uomo; tale continuità favorisce la diffusione di malattie comuni o emergenti non solo negli animali, ma anche nell'uomo. Non deve quindi sorprendere che più del 70% delle patologie emergenti (o ri-emergenti) nell'uomo sono dovuti all'azione di reservoir degli animali selvatici. Con il termine patologie emergenti (Emerging infectious diseases), dato da Morse si definiscono patologie che appaiono per la prima volta in una popolazione o che, seppur presenti in una popolazione, rapidamente aumentano la propria morbilità e diffusione geografica. I fattori che più spesso contribuiscono a determinare questo cambiamento sono le alterazioni dell'ecosistema, la movimentazione di patogeni o dei loro vettori, per cause umane o naturali, le modificazioni (mutazioni, cambi di virulenza) degli agenti patogeni e lo sviluppo delle tecniche diagnostiche, atte a rilevare tali patogeni con maggiore facilità. La selvaggina di piccola taglia, in particolar modo la lepre, può giocare un ruolo chiave nella diffusione di patogeni a valenza zoonosica non solo per la recettività di tale specie, ma anche per le caratteristiche della gestione cui viene sottoposta. L'importazione di soggetti a scopo di ripopolamento deve considerare il rischio epidemiologico legato a tale pratica. Emblematico, a questo proposito, è quanto accaduto per Brucella suis biovariante 2, di cui la lepre rappresenta il serbatoio naturale, riscontrata in soggetti provenienti da paesi dell'Est Europa. Stessa provenienza fu attribuita ad animali con elevate sieropositività verso Francisella tularensis.